giovedì, novembre 21

Scioperi dei dipendenti Blu Jet operanti sui mezzi veloci di collegamento tra le due sponde dello stretto di Messina

Riceviamo e Pubblichiamo

Scioperi dei dipendenti Blu Jet operanti sui mezzi veloci di collegamento tra le due sponde dello stretto di Messina

Sulla vertenza Blu Jet si continua a traccheggiare- afferma in una nota Franco De Domenico, deputato regionale del Partito Democratico- noncuranti dei disagi delle migliaia di pendolari che ogni giorno attraversano lo Stretto di Messina e dei lavoratori che, nonostante tre giornate di sciopero, non vengono degnati nemmeno di una risposta, di una interlocuzione, di una convocazione delle sigle sindacali, da parte dei vertici della società Blu Jet del gruppo Ferrovie dello Stato, il tutto nel silenzio, altrettanto imbarazzante, delle istituzioni a qualsiasi livello.

Per questo mi sono fatto promotore, unitamente ai colleghi del partito democratico, di una interpellanza urgente all’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, per sapere se intenda intervenire in merito alla vertenza in oggetto, convocando un incontro tra le parti (Blu Jet e organizzazioni sindacali) a brevissimo termine e comunque in tempo utile per scongiurare il prossimo sciopero già programmato per il 15 e 16 dicembre prossimi e se i collegamenti nello Stretto di Messina costituiscano o meno una priorità nella politica dei trasporti siciliana e quali siano le linee guida di tale azione politica, pur nel rispetto delle competenze del governo centrale.

E’ vero che la grave crisi occupazionale che attanaglia il nostro territorio fa sì che l’offerta di lavoro sia sostanzialmente infinita e che migliaia di disoccupati sarebbero disponibili a svolgere quel lavoro anche con stipendi più bassi, ma ciò non giustifica l’ostinazione di RFI a non confrontarsi con i lavoratori.

Il mercato del lavoro non può essere considerato alla stregua di qualsiasi altro mercato di beni o servizi –continua Franco De Domenico- e soggiacere alle leggi della domanda e dell’offerta. Nel nostro Paese vige ancora l’art. 36 della Costituzione secondo il quale “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”, e finché vige va rispettato, così come va rispettato il lavoro e le tutele dei lavoratori, conquistate negli anni, a maggior ragione laddove il datore di lavoro sia riconducibile allo Stato, come in questo caso.

I lavoratori Blu Jet rivendicano l’applicazione del Contratto Collettivo di Lavoro Nazionale Mobilità Area Attività Ferroviaria e si oppongono ad ogni forma di dumping contrattuale tra i dipendenti delle società facenti parte di RFI Navigazione, che effettuano lo stesso servizio di continuità territoriale sullo Stretto di Messina. A differenza di questi però ricevono uno stipendio mensile significativamente inferiore, senza alcuna dimostrata (in virtù del silenzio della parte datoriale) giustificazione.

Come ho sempre sostenuto il lavoro, nel nostro territorio, viene prima di tutto e mi farò promotore, altresì –conclude De Domenico- di sensibilizzare il Governo nazionale e segnatamente il ministro De Micheli affinchè questa vertenza e i disagi del territorio siano assunti al tavolo Nazionale.

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