Ospedale Papardo, è ufficiale: nasce il corso di laurea in Medicina
Con una deliberazione di oggi l’Azienda Ospedaliera messinese ha condiviso con il Policlinico Universitario l’istituzione del secondo canale della facoltà. Il dg Paino: «Un traguardo storico»
MESSINA. Con deliberazione n. 1749 di oggi (23 novembre 2021) l’Azienda Ospedaliera Papardo ha condiviso con il Policlinico Universitario di Messina l’istituzione del secondo canale della facoltà di Medicina. «È una conquista che non ha precedenti nella storia recente e meno recente dell’Azienda», sottolineano dalla direzione generale, aggiungendo: «Relegata negli anni scorsia DEA di I° livello, oggi si qualifica come Sede Universitaria al completamento di un percorso virtuoso, dotata di numerose strutture specialistiche ed in grato di fornire, prestazioni di elevata qualità».
Nell’esprimere soddisfazione per il risultato conseguito, il direttore generale Mario Paino (foto in alto) ringrazia «tutte le componenti che si sono fatte parte attiva per il raggiungimento di questo importante traguardo, a partire dai dipendenti dell’Azienda Papardo che hanno consentito nel tempo la qualificazione attraverso la loro elevata professionalità, alla costante interlocuzione con l’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, sempre vigile e attento alle problematiche, al Rettore dell’Università di Messina e a tutte le componenti del mondo accademico che con caparbia e volitività hanno creduto in questo progetto».
«Si apre una nuova pagina per la Sanità Messinese– aggiunge il dg- alla quale le singole Aziende coinvolte nelle prestazioni assistenziali e formative condividono percorsi virtuosi a vantaggio di una sanità che avverte forte l’esigenza di essere rilanciata attraverso prestazioni di elevata qualità, che solo la condivisione e la collaborazione fra tutti gli attori in campo, in una cornice di essenziale e insopprimibile rivendicazione delle peculiarità e competenze di ciascuna azienda, possono fornire efficacemente e con elevata qualità formativa e professionale».
fonte notizia: www.insanitas.it