LUTTI – Ernesto Ricciardo, il “vigile”, va via
Oggi la “Marina” di Brolo ha perso un suo figlio, ma anche Brolo perde un “personaggio” noto a tutti.
il vigile
Ernesto Ricciardo, per tutti il “vigile”, è andato via. Aveva 80anni. La notizia, circolata stamani nel paese, ha destato molta mestizia ma anche una serie di ricordi in tanti. Ernesto era noto a tutti. Al comune oltre a far il vigile, aveva guidato auto e pulmini, consegnato cambiali e certificati elettorali, fatte le ore piccole durante le emergenze e nei seggi, durante interminabili campagne elettorali. Conosceva tutti, e tra i vigili era quello che ai ragazzini forse faceva meno timore, nella sua vita ha sequestrato davvero pochi palloni.
Da ragazzo aveva frequentato, servendo anche ai tavoli, il bar dei genitori, quello di Vittoria Pizzino e Cono Tindaro Ricciardo alla Marina.
Oggi quel bar si chiama “Bar del Sole” e una volta era l’ultimo presidio abitato di quella strada. Lì infatti finiva la via Marina, di fronte c’era il cinema, a fianco la bettola di Don Santo, di fronte la casa della “Gorgona”.
Ernesto aveva lavorato sodo, anche la “ritrovo” lo Scoglio – il primo chalet estivo di Brolo – fino a quando vinse il concorso e divenne il quarto “uomo in divisa” della polizia municipale insieme a Vincenzino Princiotta e Filippo Traviglia – il primo in assoluto era stato Don Pietro “guardia” al tempo già andato in pensione.
Ernesto faceva parte di una grande bella famiglia.
I suoi fratelli erano Saverio, imbarcato sulle grandi navi mercantili, Giuseppe, che divenne imprenditore di essenze di agrumi dopo che ci era cresciuto quei dentro magazzini da garzone; Enrico che commerciava in bevande gassate e limoni; Emilio, che amava la lirica, e che emigrò a Verona, “don” Cono, sarto, edicolante, amico di tutti e che per il suo lavoro in Marina risparmiò il militare a tanti. Ed ancora Maria, la più piccola.
A dar la notizia della sua morte, insieme a figli e parenti, anche una lunga sfilza di nipoti, per i quali stravedeva.
Domani, ai funerali, il 21 aprile, alle 17, in tanti saranno a seguire il feretro… ricordandolo.
Semplicemente “Ernesto”.
fonte notizia: www.scomunicando.it