Riceviamo e Pubblichiamo
L’EX CONSIGLIERE COMUNALE, CALDERONE ALESSIO “SI SCAGLIA” CONTRO IL CAS E TUTTI I PARLAMENTARI NAZIONALI E REGIONALI MESSINESI PER LE DISASTROSE CONDIZIONI DELLE AUTOSTRADE SICILIANE.
NON SI PUO’ PIU’ PAGARE TANTO E METTERE A REPENTAGLIO LA PROPRIA VITA.
GRAZIE ALLE VERGOGNOSE CONDIZIONI DI DEGRADO E DI PERICOLOSITA’ IN CUI VERSANO LE NOSTRE AUTOSTRADE, SI ALLUNGANO I TEMPI DI PERCORRENZA A DISMISURA, AUMENTANO I RISCHI PER GLI UTENTI E SI CREANO NOTEVOLI DISAGI ALLE IMPRESE.
Le due principali arterie autostradali siciliane che collegano le tre province con una maggiore densità di popolazione, le Autostrade A20 (Messina – Palermo) e A18 (Messina – Catania) e con Messina che risulta lo sbocco obbligatorio verso la penisola, versano in una condizione di abbandono ormai cronico.
Forse non sono mai state completamente efficienti, sin dalla loro apertura, e quindi manca poco per mezzo secolo, perché gli unici interventi che si effettuano sono “chiusure di corsie o di carreggiate ” la cui conseguenza odierna è che sono più i chilometri da percorrere in unica corsia che quelli di una normale autostrada.
Anche le poche aree di sosta versano in una condizione di degrado e pericolo per chi è costretto a fermarsi, prive dei servizi indispensabili per una buona e sicura sosta, impraticabili alcune delle aree di servizio con servizi igienici rotti e fatiscenti, da oltre un anno chiusa quella di Roccalumera direzione sud.
Negli anni si contano numerosi morti e tantissimi incidenti, senza che nessuna poltrona abbia avuto un sussulto di anima per intervenire.
Il Giovane Calderone Alessio, molto attento verso la tematica infrastrutture, trova vergognoso che due fra le più importanti autostrade Siciliane, che collegano le tre Città più importanti dell’isola (Catania – Messina – Palermo) versino in condizioni di totale degrado e abbandono, divenendo inevitabilmente luoghi di tragici eventi visto l’alto numero di utenze quotidiane.
La deputazione messinese, nazionale e regionale, di ogni colore politico degli ultimi dieci anni, di che cosa si è occupata? E’ mai possibile che le autostrade messinesi siano ridotte a carrettiere? Ed è evidente la responsabilità dei politici messinesi, laddove sia la ME – CT che la ME – PA “ridiventano praticabili” al confine tra le province, la prima da Fiumefreddo e l’altra da Cefalù.
Le autostrade messinesi, – afferma Calderone –risultano per lunghi tratti ad un’unica corsia, prive di colonnine SOS, prive di una corsia di sosta ed emergenza, cantieri aperti da decenni, piazzole di sosta sporche e prive di contenitori per rifiuti, manto stradale completamente dissestato con rischi maggiori in caso di pioggia, gallerie non illuminate adeguatamente e addirittura alcune prive completamente di illuminazione; senza considerare continua il giovane,- che vi sono viadotti, ponti, gallerie, e strutture varie in stato di totale abbandono, fatiscenti e pericolanti e non vi è traccia di alcuna manutenzione ne ordinaria e ne straordinaria, bisogna aggiungere, che tutte le autostrade messinesi sono caratterizzate dai bordi stradali pieni di rovi, erbacce infestanti e alberi pericolanti che impediscono anche una chiara visuale della segnaletica stradale, anche se quest’ultima è spesso inadeguata o addirittura assente, cosi come gli svicoli di ingresso ed uscita progettati male, e ridotti in condizioni penose e oggi vere e proprie insidie pericolosissime per gli utenti.
Calderone ci tiene a puntualizzare anche le criticità riscontrate dai clienti telepass che quotidianamente si trovano costretti a fruire di un servizio scadente, scaturito dal fatto che spesso c’è un casello soltanto a disposizione per i clienti telepass che funziona promiscuamente anche per i clienti senza telepass e ciò comporta lunghe code anche per gli utenti telepass, che così pagano di fatto un servizio che non viene garantito.
Il giovane Calderone Alessio, invita tutti i Sindaci e la deputazione regionale e nazionale messinese a sollevare la problematica ai fini di una immediata risoluzione, perché impensabile che il CAS possa riscuotere gli esosi incassi dei pedaggi quotidiani e non garantire sicurezza e decoro ai numerosi transiti.
Anche il Governo Regionale Siciliano in campagna elettorale ha promesso massimo impegno verso la problematica autostrade messinesi e pertanto il giovane Calderone –chiede che al più presto si attivi anche l’On. Avv. Marco Falcone nella qualità di Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, anche perché- afferma Alessio Calderone, il degrado e la precarietà delle Infrastrutture messinesi e quindi anche delle autostrade arrecano ingenti danni anche alle imprese soprattutto quelle ricadenti nei Nebrodi ed in particolare questa situazione non incentiva nuovi imprenditori ad investire su questo territorio causando di fatto un mancato sviluppo, così come continua Calderone, l’Assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità deve occuparsi oltre che a migliorare e potenziare le infrastrutture già esistenti, deve anche sviluppare la rete dei trasporti perché impensabile sostenere che Milano – Roma ci vuole poco meno di due ore con mezzi pubblici e poi per fare Messina- Palermo con mezzi pubblici ci vuole 3-4 ore e stessa cosa vale per Messina – Catania; La Sicilia ed in particolare Messina fa parte dell’Italia oppure NO? Tutti i politici nazionali e regionali che negli ultimi 10 anni hanno rappresentato la provincia di Messina, di cosa si sono occupati?
Si sono resi conto delle criticità che presenta il territorio Messinese? – Secondo Alessio Calderone Messina ha subito nell’ultimo decennio una classe politica assente dinnanzi ai tanti problemi, facendo aumentare in maniera esponenziale il divario fra nord e sud che invece un buon politico avrebbe dovuto far ridurre – Calderone si augura che questa ventata di neo parlamentari messinesi sia regionali e sia nazionali possano attenzionare queste criticità ai fini di una immediata risoluzione. Non è possibile che i messinesi debbano sopportare quotidianamente inefficienze frutto della cattiva politica che ha caratterizzato gli ultimi decenni.