Riceviamo e Pubblichiamo
Abbiamo voluto rileggere un nostro comunicato del maggio 2015. Avevamo stigmatizzato la pessima prassi introdotta dalla nuova amministrazione di trasformare la tradizionale festa di un Paese, nella festa di un quartiere, casualmente quello abitato dal riferimento politico della maggioranza, dal vicesindaco e dal sindaco.
Insomma ci eravamo indignati, credendo di esprimere il sentimento di tanti Brolesi, di come quella festa, fosse stata riservata a pochi…..“eletti”.
In quello stesso comunicato, questo Gruppo si doleva del fatto che le richieste di taluni documenti concernenti i mandati ed i pagamenti dell’anno 2014 non fossero stati evasi.
A distanza di due anni, quel comunicato è più che mai attuale, perché per godersi la festa bisogna abitare nel quartiere giusto e, comunque, per avere evase quelle richieste relative a spese e pagamenti dell’anno 2014 al Gruppo di minoranza toccherà aspettare.
Avevamo sperato, invece, vedendo sabato transennata la Nazionale, che la Festa della Patrona potesse svolgersi nel Cuore del Paese. Ma è stata solo una fugace illusione, perché quella strada è rimasta desolatamente vuota tanto sabato, quanto domenica sera a causa di una singolare comunicazione a firma del Sindaco, con la quale si è fatto divieto al Comitato organizzatore di utilizzare la via Nazionale per le attività collegate ai festeggiamenti.
Ci conforta la circostanza che, a prescindere dai divieti, però, i Brolesi domenica pomeriggio abbiano voluto riempire prima la Chiesa Madre e poi le vie di Brolo, partecipando massicciamente alle funzioni religiose.
Un Paese intero che – a dispetto di chi continua ad alimentare divisioni e polemiche – ha davvero voluto consegnare le “chiavi” della speranza di una rinnovata coesione sociale prima che di una ripresa economica, alla Sua Patrona, ritrovandosi in maniera emblematica intorno alla Vara della Madonna Annunziata (encomiabilmente sospinta pure dai ragazzi dell’Associazione Carristi).
Una massiccia partecipazione che ha voluto ripagare, soprattutto l’abnegazione del Comitato dei Festeggiamenti – presieduto dal nostro Parroco – che si è fatto carico del peso organizzativo ed economico dell’intera Festa.
Perché la “miracolata” amministrazione delle Tasse e del Dissesto (e con l’ultimo bilancio approvato – manco a dirlo, in dissesto – datato 2013) è ovviamente incapace di elargire un qualsiasi contributo economico per i festeggiamenti. Ma che non si esime dall’adottare provvedimenti inusitati – come quello del sindaco – che non può non essere oggetto di qualche altra riflessione.
Il divieto di utilizzare la via Nazionale, è stato testualmente giustificato da “motivi di ordine pubblico, di decoro e quant’altro”.
Possiamo davvero credere – e con Noi i Brolesi – che ragioni di ordine pubblico hanno impedito la collocazione di qualche bancarella sulla via principale, posto che la stessa strada viene storicamente utilizzata in occasione dei Galà o del Carnevale? Men che meno si può immaginare che a determinare un simile divieto possano essere stati motivi di decoro urbano, visto che tale tematica (si pensi solo alle condizioni del lungomare e del centro storico) non rappresenta di certo il fiore all’occhiello dell’attuale amministrazione.
Resta, invero, il…quant’altro! Che evidentemente, riteniamo volesse sintetizzare un più articolato concetto collegato alla consolidata filosofia di quelli di adesso, plasticamente espressa dalla collocazione del….palco sotto casa.
P.S.: Ci ha lasciati non meno disorientati la totale assenza sulla pagina istituzionale facebook, denominata Comune di Brolo – solitamente prodiga di foto di propaganda e commenti politici (da ultimo, in occasione della recente festa di primavera) – di qualsivoglia riferimento ai Festeggiamenti per la Patrona. Ordini superiori? Decoro informatico? O….quant’altro?
GRUPPO CONSILIARE “PER BROLO”
foto: Archivio CanaleSicilia