L’incertezza delle risposte alle precedenti richieste ci ha obbligati a ritornare sull’argomento della copertura finanziaria relativa alla manutenzione dell’impianto di sollevamento, poiché si evincerebbe l’insorgere di un possibile debito fuori bilancio.
Il ripetersi di tanto pressapochismo e l’analisi degli atti economico-contabili, hanno determinato la necessità di ulteriori approfondimenti, che inevitabilmente hanno evidenziato che l’ultimo Bilancio di Previsione approvato entro i termini di legge, risale al 2012. Dobbiamo constatare che c’erano ancora “quelli di prima” e che non sono stati sufficienti tre anni all’attuale amministrazione per allineare i conti all’anno corrente.
A due anni dalla dichiarazione di dissesto finanziario assistiamo a una gestione del dissesto che appare non meno controversa del dissesto stesso. La scelta, a dir poco discutibile, di tergiversare per mesi con la pretesa di “riequilibrare” a posteriori il bilancio 2013 è naufragata sullo scoglio del consuntivo 2013, chiuso con un fin troppo prevedibile disavanzo e che vedrà, verosimilmente, la dichiarazione di un dissesto bis esteso al 2013.
Allora è opportuno chiedersi, ma nella redazione degli atti contabili allegati all’Approvazione Rendiconto della Gestione Anno 2013 si è tenuto conto dei principi di diritto enunciati dalla Sezione delle autonomie della Corte dei Conti con Deliberazione N.33/SEZAUT/2015/QMIG? (le anticipazioni di liquidità erogate ai sensi del D.L. 35/2013, incidono per €. 3.264.203,26! Questo importo andava inserito come passività?)
Dissesto bis, poi si dovrà procedere con il bilancio di previsione 2014 e con il consuntivo 2014, lo stesso per il 2015 e per il 2016 e siamo già a fine febbraio 2017…
Sono passati 3 ANNI! È questa la linea politica dell’attuale Amministrazione? Alle ovvie obiezioni, il riscontro più frequente è stato “il Ministero ha avallato”. Ma probabilmente serve più chiarezza, è necessario approfondire l’operato del Ministero retto, fino a qualche mese addietro dall’On. Angelino Alfano, riferimento dell’attuale amministrazione.
Tra i tanti dubbi, alcune certezze: il paese muore, le attività produttive boccheggiano ed il livello impositivo è giunto a livelli insostenibili per gli operatori e le famiglie. Nei mesi scorsi si è assistito anche al taglio della fornitura dell’acqua in alcune abitazioni delle case popolari che, certamente, non possono essere considerate un covo di pericolosi evasori.
In tutto questo a quanto pare restano senza risposte (quantomeno risposte pubbliche) numerose istanze avanzate nel tempo, tese ad ottenere la necessaria ed esaustiva chiarezza sulle risultanze dei rapporti intercorsi tra il Comune e la Società Infotirrena, a lungo gestore del servizio di accertamento delle imposte locali e la cui utilità è stata censurata dalla Corte dei Conti nel famoso provvedimento posto successivamente a fondamento della dichiarazione di dissesto.
Lo stesso silenzio si ripete alla richiesta di chiarimenti sui rapporti preesistenti tra la predetta società e l’attuale Responsabile del servizio finanziario dell’Ente, evidenziati pubblicamente dalla minoranza.
Troppe domande senza risposta, adesso è arrivata l’ora della chiarezza!
Meetup Grillo dei Nebrodi
[Per leggere il documento integrale delle controdeduzioni visitate il sito www.ilgrillodeinebrodi.com]