PIPPO CONDIPODERO
BROLO – E’ una forte emozione, scendere in campo e trovarsi dinanzi alla squadra che viene allenata dal mister Carmelo Cipriano, leader indiscusso del calcio dilettantistico sul territorio dei Nebrodi e non. Colui il quale, ha fatto grande la Tiger negli anni 70- 80 facendo sognare i tantissimi amanti del calcio e formando tanti calciatori con apprezzabili potenzialità tecnico tattiche che ancora oggi, per i tifosi e gli sportivi che hanno vissuto quei tempi rimane indelebile memoria dei bei ricordi quando la Tiger occupava i gradini più alti del podio della classifica. Citare il potenziale valore di tutti sarebbe impossibile, ci limiteremo a citare solo alcuni dei giocatori brolesi, che rappresentavano il top degli 11 di sempre: Nino e Giovanni Calderone, Giuseppe Siragusano (alias Maier),Peppe Indaimo, Mimmo Magistro, Fabio Domina,Francesco e Pietro Marino, Pippo Pino, Francesco Palmeri, Pippo Perdicucci, Antonio Cipriano (il Capitano),Ottavio Cipriano, Basilio Ferro.
Di questi, oggi, alcuni sono allenatori: Peppe Indaimo che guida la Treesse, Francesco Palmeri il Caprileone. Pippo Perdicucci l’Acquedolcese. Ma il “vecchio” mister continua a seguire e vivere con interesse il gioco del calcio, tanto che ancora siede sulla panchina dell’Orlandina. A volte, segue anche con interesse dagli spalti le partite della squadra che viene allenata dai suoi ex allievi. Però, non fa commenti. Domenica scorsa, si è trovato avversario di turno Peppino Magistro, suo ex negli anni 80, quando il mister giallonero oltre la prima squadra, allenava anche la giovanile della Tiger che partecipava al 35° campionato di seconda categoria che ha vinto alla grande nel 1983. Il derby, tra Orlandina e Nasitana di domenica scorsa è stata una partita di routine, momento emozionante, invece, è stato, quando il “vecchio” mister Cipriano, a sorpresa, ha voluto premiare sul campo il suo ex allievo con una targa ricordo, manifestando tutta la sua stima per l’impegno e la passione che Peppino Magistro ha messo e continua a mettere sui campi di calcio. Oggi, anche nel suo nuovo ruolo di allenatore continua a dimostrare di avere competenza, facendo tesoro del solco tracciato del suo grande primo maestro di calcio.