martedì, novembre 26

BROLO – LE CONSIDERAZIONI DI PADRE ENZO SULLE AZIONI DI SOLIDARIETÀ

Riceviamo e Pubblichiamo
 
Brolo – In questo giorni, davanti all’arrivo dei primi contagi del corona virus nelle nostre zone, è normale che le varie associazioni che si occupano di assistenza ai disagiati, si siano messi in moto per affrontare l’emergenza che si è rivelata più grande di quello che si potesse immaginare.
 
 
 
 
Perché non farlo prima? Perché in questa situazione stiamo tutti navigando a vista, senza bussola, senza nessuna road map che ci indica quali passi fare nel combattere il nemico che non è visibile su nostri “radar”?
 
 
 
Negli ultimi giorni, ho avvertito qua e là un po’ di agitazione sull’argomento, infatti, sono già arrivate le prime telefonate, presso la Caritas, chiaramente pilotate, che chiedono come gestiremo le donazioni in denaro che arriveranno. E’ doveroso sottolineare che la Caritas non gestisce donazioni in denaro, se non piccole offerte fatte dai  fedeli, e non esiste alcun  numero di conto corrente su cui fare versamenti. Oggi sono arrivati in parrocchia alcuni pacchi spesa donati da Nino Marino e da Sandro Pintabona che ringrazio entrambi. 
 
 
 
Chi vuole fare donazioni in denaro potrà rivolgersi al numero che l’amministrazione comunale ha intenzione di attivare proprio per questo scopo.
 
 
 
La parrocchia, attraverso la Caritas, sa di non essere l’unico soggetto in campo, ma  si pone accanto ad altri enti,  intendendo fare la sua parte per  lenire le sofferenze delle famiglie che si trovano in difficoltà  .
 
 
 
È mia opinione, e spero di sbagliarmi, perché sto vedendo la sollecitudine di tutti i soggetti in campo, che nonostante tutti gli sforzi  che riusciremo a mettere in sinergia a sostegno dei nuclei disagiati di  non essere  bastevoli a trovare la   soluzione per tutti i problemi drammatici che cominciano ad emergere. 
 
Da alcune ore, arrivano i primi segnali dello Stato e del governo regionale che fanno ben sperare a  gestire l’emergenza almeno fino  alla Santa  Pasqua, per poi confidare  maggiormente sull’impegno e il lavoro che riusciranno a fare le Associazioni territoriali e la Caritas.
 
 
 
Fare squadra, in modo coordinato, fra i vari soggetti in campo, a Brolo, non è facile. A volte manca proprio la volontà. I soggetti in campo sono troppo diversi per costituzione, mentalità e obiettivi immediati. La parrocchia, sta mettendo in campo tutte le sue forze: Il Gruppo Scout, i Volontari della stessa Parrocchia con il coordinamento della Caritas Parrocchiale.
 
 
 
Quando si tratta di assistenza a chi ha bisogno, la Caritas, per statuto e per mentalità, ha uno stile preciso. Il servizio di assistenza va fatto con estrema umiltà, senza comunicati altisonanti e senza indurre la popolazione a credere che c’è la soluzione per tutti i problemi. In questo giorni, a mio avviso, di stanno susseguendo messaggi che hanno sollevato in molte persone la convinzione che ce n’è per tutti, e molti, già stanno partendo all’assalto. 
 
 
 
Dobbiamo capire che siamo in situazione di emergenza. L’obiettivo comune è aiutare tutti quelli che hanno bisogno e che nessuno rimanga escluso.
 
 
 
L’amministrazione comunale sta preparando un comunicato su come intende fare funzionare la macchina dell’assistenza. Deve uscire a breve. 
 
 
 
La Caritas, nella misura del possibile, sarà accanto ai soggetti che operano in questo campo ma che, nelle condizioni del momento, non hanno ancora avuto la possibilità di organizzarsi.
 
 
 
Una cosa deve essere chiara. Bisogna evitare ad ogni costo dare l’immagine che sia in atto una gara a chi arriva primo. Perché nell’attuale situazione dobbiamo capire che è nell’unione la nostra forza e se, alla fine, ne usciremo bene, sarà stato per il concorso di tutti.
 
 
 
Quello che riusciremo ad attuare  , sarà solo ed esclusivamente per il bene di chi ha tanto bisogno. Senza se e senza ma. I selfie e le figurine con le braccia muscolose li lasciamo per Facebook.
 
 
 
Don Enzo Caruso
 

 

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