Riceviamo e Pubblichiamo
«Questa iniziativa, che abbiamo fortemente voluto – sottolinea il presidente Musumeci – è utile perché serve a dare una motivazione in più ai nostri ragazzi. E a spiegare loro che esiste una prospettiva per la Sicilia, per convincerli a non partire perché possono rappresentare una risorsa importante per la loro regione. La loro presenza sarà da stimolo per tutti, grazie all’entusiasmo, alla freschezza, alle motivazioni e alla preparazione che li contraddistinguono. Il loro apporto darà una marcia in più a questa amministrazione, composta in larga parte da personale anziano. Dal 1991, infatti, non si celebrano concorsi e in attesa di poter dare il via a nuove assunzioni, il contributo che daranno sarà una straordinaria opportunità per rafforzare gli uffici della Regione e per loro costituirà una tappa fondamentale in un percorso di formazione professionale che sarà certamente utile in futuro».
Tutti i tirocinanti sono stati selezionati direttamente dagli atenei siciliani che hanno aderito al bando. Al termine di un periodo di formazione, svoltosi presso le sedi universitarie d’appartenenza e dedicato all’approfondimento di conoscenze relative all’attività amministrativa regionale, i ragazzi sono stati assegnati agli uffici regionali secondo i fabbisogni espressi dall’amministrazione e coerentemente con il loro profilo di studi. Sono tutti laureati, con master o dottorato di ricerca, in possesso di una certificazione di conoscenza della lingua inglese e appartenenti alle seguenti aree disciplinari: scienze giuridiche e politico-sociali, scienze economiche, statistiche e gestionali, scienze ingegneristiche e architettura e una piccola percentuale è stata riservata agli ambiti disciplinari di altre categorie. La fase di tirocinio avrà la durata di dodici mesi, con un’attività quotidiana da svolgersi in coerenza con gli orari di servizio degli uffici regionali.
Soddisfatto l’assessore Roberto Lagalla: «Questi giovani tirocinanti saranno oggi un supporto prezioso per la nostra amministrazione fornendo agli uffici regionali quel know-how culturale, tecnologico e procedurale che solo le nuove generazioni possiedono. Sono certo sarà per loro un’esperienza intensa che potrà arricchire notevolmente il loro bagaglio formativo e il curriculum professionale, rendendoli ancora più competitivi per il proseguo del loro percorso nel mondo del lavoro».