Anche quest’anno la ricorrenza del 25 Novembre, GIORNATA INTERNAZIONALE per il contrasto alla violenza di genere, ha visto l’Istituto d’Istruzione Superiore “Francesco Paolo Merendino”, impegnato nell’opera di sensibilizzazione degli alunni per diffondere la promozione dei diritti umani e contrastare ogni forma di violenza alle donne.
I saloni dell’IPSAR hanno ospitato il Gruppo di donne “Mai più sole” che, insieme ad alcuni alunni dell’ Alberghiero, si sono esibite in una pièce teatrale, tratta dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini, per un pubblico attento e numeroso , composto, oltre che dagli alunni dell’IPSAR, da autorità civili, militari e religiose, esponenti del gruppo culturale “Ali di carta”, dirigenti , professori e professioniste impegnate nel sociale.
Ma gli ospiti d’onore sono stati gli alunni delle classi terze dell’Istituto Comprensivo di Brolo, Sant’Angelo e Ficarra, accompagnati dai docenti e dal Dirigente prof.Bruno Lorenzo Castrovinci, sempre sensibile , attento, partecipe e collaborativo a iniziative culturali, sociali e di sensibilizzazione.
Efficace l’intervento della Dott.ssa Carmen Bertino del centro antiviolenza Pink Projet, sportello d’ascolto del Comune di Brolo e del Prof. Giuseppe Indaimo, sensibile a problematiche inerenti la sfera emotiva dell’individuo, la cui esplorazione avviene attraverso l’arte che con la sua presenza ha voluto dare un contributo all’iniziativa. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Brolo, il gruppo“ Mai più sole” e il Club International SOROPTIMIST “Nebrodi”, un’organizzazione di donne impegnate in attività professionali che si impegnano per un mondo in cui le stesse possano attuare il loro potenziale individuale e collettivo, realizzare le proprie aspirazioni e avere pari opportunità.
Al termine della performance gli alunni dell’IPSAR, hanno offerto un aperitivo a tutti i presenti, dimostrando, ancora una volta, competenza, abilità e professionalità acquisita sui banchi di scuola e nei laboratori di cui l’Istituto Alberghiero è notoriamente attrezzato.
L’evento si è concluso nella Sala “Rita Atria “ del Comune, con la deposizione di un oggetto simbolico: “UN POSTO VUOTO”.
A Capo d’Orlando, contemporaneamente, nel plesso centrale del Merendino in c.da Santa Lucia, si è svolto un Reading Letterario, con la scrittrice Ismete Selmanaj Leba, autrice del romanzo di grande successo “Verginità rapite”, che racconta una storia cruda, a tratti difficile da leggere, ma che contiene allo stesso tempo un forte messaggio di speranza.
Gli studenti degli indirizzi Amministrazione Finanza e Marketing, Costruzione Ambiente e Territorio, Odontotecnico e Agrario hanno intavolato con la scrittrice una discussione di alto profilo” parlando della violenza sulle donne in tutte le sue sfaccettature, dagli aspetti legali, con l’adozione del “codice rosso, alle pari opportunità e ponendo domande e spunti di riflessione molto significativi.
Gli eventi sono stati organizzati dalla Dirigente del Merendino Prof.ssa Maria Ricciardello, con la Prof.ssa Angiola Giuffrè per il plesso di Capo d’Orlando e la Prof.ssa Marinella Speziale per l’Alberghiero di Brolo.
La Dirigente Maria Ricciardello dando ampio risalto alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con le iniziative intraprese, ha voluto evidenziare la necessità di non abbassare la guardia su un fenomeno che è diventato una vera e propria piaga sociale.
Non dobbiamo e non possiamo sottovalutare, ha tenuto a precisare la Dirigente, un’emergenza che ha assunto proporzioni devastanti, perché si tratta di una violazione vergognosa contro la vita.
Le istituzioni scolastiche ha proseguito, devono attuare al loro interno una sorta di rivoluzione umana e culturale per avviare una prassi educativa, un “fare” concreto che apra al rispetto di ogni essere umano e della sua dignità.
La scuola ha evidenziato la Dirigente, ha un ruolo inderogabile e irrimandabile in questo cammino di difesa della vita, della legalità e della civiltà.
Soprattutto, occorre indicare agli studenti, nuove modalità per gestire e controllare le emozioni e gli impulsi negativi, in sostanza si tratta di avviare un percorso di alfabetizzazione emotiva.
Un imperativo al quale non possiamo sottrarci, ha infine concluso la Ricciardello, perché il silenzio e la neutralità favoriscono la violenza.
fonte notizia: www.canalesicilia.it