giovedì, novembre 28

Brolo – Opposizione: “Un comportamento scandaloso, abbiamo abbandonato l’aula”

Riceviamo e Pubblichiamo

 

Con rammarico abbiamo preso la decisione di abbandonare l’aula consiliare, dopo aver letto l’intervento che si allega al presente comunicato stampa.

Infatti per la prima volta nella storia del Comune di Brolo è stato negato ai consiglieri comunali di opposizione il rilascio della copia degli atti del bilancio 2019/2021 e di tutti gli atti inerenti i numerosi punti all’ordine del giorno del consiglio comunale.

E’ un episodio di estrema gravità che non ha precedenti, un comportamento scandaloso che contrasta palesemente con quanto previsto dal TUEL e pacificamente confermato, con centinaia di sentenze, dalla giustizia amministrativa.

E’ un diritto sacrosanto dei consiglieri comunali quello di poter avere accesso e copia di tutti gli atti inerenti il proprio mandato amministrativo; è un diritto quello di avere tali atti con una tempistica ragionevole, al fine di poterli consultare, approfondire e fare quindi una valutazione consapevole. A noi ciò non è stato concesso. Non ci è stato dato assolutamente NULLA.

La cosa più incredibile di questa vergognosa pagina amministrativa, è che a negare gli atti ai consiglieri comunali di opposizione sono stati, di fatto, coloro che negli scorsi 5 anni, ricoprendo e/o rappresentando il gruppo dell’allora minoranza consiliare, hanno sempre ottenuto dalla nostra amministrazione, tutte le copie degli atti richieste. Sempre, ed in tempi molto rapidi.

Oggi, evidentemente al fine di nascondere chissà cosa, o solamente per un delirio di onnipotenza ed arroganza, si nega, ai rappresentanti del popolo, che sono i consiglieri comunali, di poter svolgere in maniera consapevole il proprio ruolo.

Ci rivolgeremo al Prefetto, al Servizio Ispettivo, al TAR e a tutti gli organi preposti, al fine di tutelare l’interesse supremo dei consiglieri comunali che sono i rappresentanti del popolo.

Ovviamente impugneremo tutti gli atti di questo consiglio, essendo viziati da macroscopiche irregolarità.

Impugneremo la delibera che approva il bilancio 2019-2021 (con gravi conseguenze, nel caso di accoglimento della nostra istanza, per tutti gli atti successivi e conseguenziali, compresa la stabilizzazione dei precari).

Impugneremo anche il regolamento sugli accessi agli atti dei consiglieri, che di fatto non è altro che un regolamento di diniego agli atti dei consiglieri, che va contro tutto ciò che invece prevede il TUEL.

Brolo non meritava questa triste e squallida pagina di vergognosa politica.

I consiglieri comunali
Rosaria Ricciardello, Gaetano Scaffidi, Marisa Bonina, Calogero Miracola.

 

L’INTERVENTO DEL GRUPPO DI MINORANZA

Cominciamo col dire che per noi, questa seduta di consiglio comunale è del tutto illegittima, innanzitutto perchè non sono stati rispettati i tempi previsti dalla legge per la convocazione della seduta consiliare, e di questo, informeremo anche il Prefetto.
Stigmatizziamo il comportamento dell’amministrazione per il mancato rispetto, a nostro avviso, dei termini previsti dalla normativa attualmente vigente per la convocazione del Consiglio Comunale inerente, tra gli altri punti, l’approvazione del bilancio di previsione 2019/2021. 
Trattandosi di seduta di bilancio, la convocazione del Consiglio Comunale previsto per la sua approvazione, sarebbe dovuta essere in seduta “ORDINARIA” e non “URGENTE”, come invece avvenuto oggi (art. 18 Statuto Comunale). Argomento, questo, fatto rilevare già in conferenza dei capigruppo dal capogruppo Ricciardello. Ma sul quale non si è potuto nemmeno aprire il dialogo, a causa della decisione già presa in maniera ovviamente unilaterale, da parte del Presidente, di convocare il consiglio comunale in seduta URGENTE.
In conseguenza di ciò, l’avviso di convocazione con l’allegato ODG sarebbe dovuto essere notificato almeno 5 giorni liberi antecedenti quello stabilito per la seduta di consiglio.
A giudizio dei sottoscritti, non si palesa infatti, alcuna ragione evidente per la convocazione “urgente” di questa seduta.
Un consiglio comunale con ben 9 punti all’ordine del giorno, convocato in tutta fretta, mettendone a disposizione gli atti solo per poche ore e non rilasciandone copia ai consiglieri comunali.
E sul rilascio di copie abbiamo molto da dire… Del bilancio che dovrà essere approvato oggi, ad esempio, pur sempre messo a disposizione dei consiglieri presso l’ufficio di segreteria, ci è stato impossibile estrarne copia.
Numerose richieste e solleciti inviati agli organi competenti hanno trovato un unico riscontro nella nota a firma del segretario comunale (per altro inviataci al 9° giorno di deposito) nella quale la dottoressa ci informa che, a suo parere, “le proposte di deliberazione, con relativi allegati, non possono essere rilasciati stante che l’atto deliberativo conclusivo non è stato ancora assunto”.
Ora, facendo degli esempi banali e rifacendoci ai casi in questione, ci chiediamo, e vi chiediamo, come devono fare quindi i consiglieri comunali, per esempio, a formulare degli emendamenti al bilancio se non gli è consentito il rilascio di copia degli atti?
Come fanno i consiglieri comunali, a cui viene negato il rilascio di copia degli atti (perché endoprocedimentali) a partecipare al procedimento, e quindi a darne compiuta e responsabile valutazione?
Sia la giurisprudenza amministrativa, che ovviamente il TUEL e numerosi e numerosi pareri degli enti preposti, sono pacificamente assestati nel riconoscere ai consiglieri comunali la titolarità del diritto di acquisire ogni informazione utile all’espletamento del proprio mandato, senza alcuna limitazione. La stessa giurisprudenza del Consiglio di Stato ha rilevato che alcuna limitazione può derivare a questa portata acquisitoria dalla natura riservata degli atti, se effettivamente utili all’espletamento del mandato, nella considerazione altresì che incombe sul consigliere l’obbligo del segreto d’ufficio ( TAR Abruzzo 696/95 – consiglio di Stato sez. V n°940/00).
Ma ricordiamo che qui stiamo parlando di bilancio comunale, non crediamo certo che viga il segreto d’ufficio su questo!
Vogliamo parlare dei regolamenti posti all’ODG? La scorsa seduta di consiglio comunale, rinviando i regolamenti oggi in discussione, mentre il consigliere Ricciardello chiedeva informazioni circa il funzionamento delle commissioni consiliari, il presidente le toglieva la parola, concludendo rapidamente i lavori del consiglio comunale.
I Regolamenti posti in esame sono stati discussi da una commissione consiliare convocata “per metà”, a causa della mancata convocazione del consigliere Scaffidi. Alla richiesta del consigliere Scaffidi, per altro a nostro avviso legittima, di annullamento della seduta di commissione e riconvocazione, non è stata data risposta;
La commissione, riunitasi in data 08.08.2019, è riuscita ad esaminare solo una parte dei punti del “regolamento sull’accesso agli atti dei consiglieri” e per quanto riguarda il “regolamento per l’utilizzo dei volontari”, il presidente della commissione ha tagliato corto dichiarando che “i dettagli verranno forniti in consiglio comunale”, come si evince dal verbale di commissione.
Ma comunque sia, i regolamenti, discussi dalla commissione redigente, e, forse modificati in qualche loro parte, tornano in aula senza essere approvati dalla giunta!
Riteniamo inoltre, che il regolamento che disciplina l’accesso agli atti dei consiglieri, oltre ad essere estremamente restrittivo, sia in assoluto contrasto, sia con la normativa vigente che con la giurisprudenza amministrativa, andando palesemente a limitare il potere di controllo dei consiglieri comunali, incidendo gravemente e negativamente sulla possibilità d’integrale espletamento del mandato ricevuto.
E meno male che Brolo doveva ripartire! Ma la trasparenza amministrativa e contabile, dov’è?
Non intendiamo continuare a partecipare a questa seduta consiliare, che per noi risulta illegittimamente convocata, con proposte fortemente lesive dei diritti dei consiglieri e proposte in cui i consiglieri stessi sono chiamati ad esprimersi senza avere avuto la possibilità di documentarsi adeguatamente.
Questo documento sarà inviato anche al Prefetto di Messina e al Servizio Ispettivo dell’Assessorato Enti Locali, per informarli delle nostre riflessioni e del nostro agire, per gli eventuali adempimenti di competenza.
Non stiamo fuggendo, alcuni di noi sono stati amministratori, e lo abbiamo fatto agendo con senso del dovere e così continueremo il nostro ruolo di consiglieri comunali, ma riteniamo di non poter legittimare la seduta consiliare con la nostra presenza.
Ci vengono negati, oggi, da consiglieri comunali di minoranza, dei diritti che, fino a qualche mese addietro, sono stati ampiamente e giustamente concessi a coloro i quali erano seduti in questi banchi e adesso sono consiglieri dell’attuale maggioranza.
Diritti giusti, le estrazioni di copia degli atti di consiglio, e non solo. Alcuni degli ex consiglieri comunali di minoranza sono qui, tra le fila della maggioranza e, con un minimo di onestà intellettuale, che sappiamo bene non mancargli, potranno certamente affermare che MAI gli sono state negate le copie degli atti di consiglio comunale o qualsiasi altro tipo di accesso agli atti anche “in fase endoprocedimentale”.
Ebbene oggi, vengono a noi negati gli stessi diritti, gli stessi atti, da voi richiesti e che invece avete sempre ottenuto, come è giusto che sia… con la massima trasparenza.
E non rimarremo inermi di fronte a questi continui atti arroganti e pretestuosi nei nostri confronti e nei confronti dei cittadini brolesi, per questo motivo, anticipiamo sin d’ora che impugneremo in tutte le sedi opportune la convocazione, per noi, illegittima di questo consiglio comunale, il bilancio di previsione, per non averci messo in condizione di studiarlo adeguatamente, e il regolamento sull’accesso agli atti per i consiglieri comunali, in quanto, a nostro parere, viola i diritti dell’espletamento del nostro mandato, chiedendone l’annullamento.
I consiglieri comunali
Rosaria Ricciardello, Gaetano Scaffidi, Marisa Bonina, Calogero Miracola

 

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