Riceviamo e Pubblichiamo
REGIONE, MUSUMECI: SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE OFFENDE DIGNITA’
POPOLO SICILIANO
“La sentenza della Corte costituzionale – al di là del marginale aspetto delle Province – suona ad offesa della dignità del popolo siciliano e della sua plurisecolare vocazione autonomistica. L’avere di fatto cancellato, con un colpo di spugna, l’articolo 15 del nostro
Statuto che riserva alla «legislazione esclusiva della Regione la
materia di organizzazione e controllo degli enti locali» denuncia il
malcelato e progressivo tentativo romano di smantellare l’Istituto
autonomistico. Con questa sentenza assai discutibile si espropria ai
cittadini elettori il diritto sacrosanto di scegliere chi dovrà
governare le ex Province, peraltro già da cinque anni condannate alla
paralisi, con l’evidente stato di abbandono della viabilità,
dell’edilizia scolastica e dei servizi essenziali.
A questo punto noi siciliani siamo chiamati a prendere una decisione
non più rinviabile: o rinunciamo definitivamente alla nostra
Autonomia, accettando il cinismo dello Stato accentratore, o
ricorriamo alla magistratura sovranazionale nell’ultimo tentativo di
difendere la nostra stessa identità. Per questo, ho concordato col
presidente del Parlamento siciliano la convocazione di un’apposita
seduta d’Aula per raccogliere la condivisione di tutti i deputati.” Lo
dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo la
sentenza della Corte costituzionale resa nota stamane sul ricorso
presentato dallo stesso governo regionale sulle modalità della elezione del presidente delle ex Province dell’Isola.